Il Tavoliere

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Il Tavoliere, che è la più vasta pianura dell'Italia Peninsulare (3.000 kmq), si estende dai piedi del Gargano ai primi rilievi delle Murge e dal Golfo di Manfredonia ai Monti della Daunia. Il nome dì « Tavoliere » non si riferisce alla forma piatta di tavolo, come si potrebbe credere, bensì alle « Tabulae censuarìae » (Tavole del Fisco), libri su cui, nel Medioevo, venivano registrate le proprietà del fisco, e cioè di quei beni che appartenevano alla pubblica amministrazione.
In tempi remotissimi,  il Tavoliere era sommerso dalle acque del mare. Lo dimostrano i depositi di argille e di fossili marini che in parte vi rimangono e, inoltre, i resti di paludi e di stagni che orlano ancora la costa, solo separati dal mare da sottili fasce di dune. Uno di questi stagni, oggi assai ridotto, è l'ex Lago Salso:, l'altro è l'ex Lago di Salpi, trasformato nelle vaste saline dì Margherita di Savoia.  Ad eccezione del  Fiume Ofanto e del Torrente Carapelle, i corsi d'acqua che attraversano il Tavoliere non riescono quasi mai a raggiungere il Golfo di Manfredonia a causa dello sbarramento di questi laghi costieri. Per secoli e secoli il Tavoliere della Puglia fu in prevalenza una terra da pascolo alla quale scendevano a svernare centinaia di migliaia di pecore guidate dai pastori giù per i « tratturi » dell'Abruzzo, del Molise e della Murgia.
Questi « tratturi » che, tracciati dal passaggio degli armenti solcavano la piana in ogni direzione, furono le vie naturali da cui ebbero origine le strade che attraversano ancor oggi il Tavoliere. A parte quei magri pascoli, l'immensa pianura era una landa pressoché deserta, una steppa riarsa dalla siccità e infestata dalla malaria. E tale rimase, si può dire, fino a pochi decenni or sono, allorché fu dato inizio alla grandiosa opera di bonifica che prosciugò le paludi, arginò e regolò le acque, dissodò le terre incolte, apri nuove strade, fondò numerosi centri rurali e innumerevoli case colonìche.
Così il Tavoliere si è oggi trasformato in una fertile zona agricola (anche se qualche tratto conserva ancora l'aspetto d'un tempo), ricca non solo di grano e di foraggi, ma anche di colture specializzate. Verso sud e verso ovest, il Tavoliere va gradatarnente innalzandosi nei rilievi delle Murge, dell'Appennino Campano e dei Monti della Daunia rivestiti di bei boschi e di fresche praterie cosparse di rìdenti località di villeggiatura.  A nord, invece, il Tavoliere si ondula nelle colline attraversate dal Fiume Fortore il quale, provenendo dal Molise, va a sfociare nell'Adriatico a nord del Gargano.
Elenco completo dei comuni del Tavoliere
Ascoli Satriano (Monti Dauni); Apricena; Biccari (Monti Dauni); Bovino (Monti Dauni); Candela (Monti Dauni); Carapelle; Casalvecchio di Puglia; Castelluccio dei Sauri (Monti Dauni); Castelnuovo della Daunia  (Monti Dauni); Cerignola; Chieuti; Deliceto (Monti Dauni); Foggia; Lucera (Monti Dauni); Margherita di Savoia; Ordona; Orta Nova; Poggio Imperiale; San Ferdinando di Puglia; San Paolo di Civitate; San Severo; Serracapriola; Stornara; Stornarella; Torremaggiore; Trinitapoli; Troia (Monti Dauni); Volturino (Monti Dauni); Zapponeta. Quasi tutti i comuni sono in provincia di Foggia; fanno eccezione Margherita di Savoia, San Ferdinando di Puglia, e Trinitapoli, della nuova provincia Barletta-Andria-Trani. Itinerario tra i comuni del Tavoliere.