Provincia di Taranto

La provincia di Taranto, la sua costa, il suo territorio, le masserie

II territorio tarantino (che con quello di Lecce fu abitato, nell'antichità, dalle fiere popolazioni dei Messapi) confina verso l'interno con le Province di Matera,di Bari,di Brindisi e di Lecce. A sud si affaccia per tutta la sua lunghezza al grande Golfo di Taranto.
È un territorio in gran parte pianeggiante, solo ondulato nella parte settentrionale dalle modeste groppe della parte meridionale delle Murge e, verso sud-est dalle ancora più modeste Murge Tarantine. II fiume, che notiamo, ad ovest, presso il confine con la Basilicata, è il Bradano, che scorre, per un breve tratto, in territorio tarantino.




Cartina della provincia di Taranto


Fra esse e la città, si estende il Mare Grande. Cosi è chiamato lo Ionio nel vasto bacino tondeggiante compreso, appunto, fra le Cheradi a ovest, la Punta Rondinella a nord, ed il molo di Capo San Vito a sud.
A nord-est, il Mare Grande è limitato dai promontori e dall'isoletta sui quali si adagia Taranto.
Al di là di Taranto, verso l'interno, sì addentra un altro specchio d'acqua: il Mare Piccolo, formato, a sua volta, da due rotonde distese azzurre divise dalla penisoletta di Punta Penna e alimentate, oltre che dalle acque salate del Mare Grande, dalle acque dolci di due torrentelli e da sorgenti sottomarine che rendono oltremodo gustosi sia i pesci, abbondanti che i celebri frutti di mare. Verso est, troviamo le Murge Tarantine che si confondono con le Serre Salentine. Qui il territorio si restringe e si addossa al mare con una schiera di piccole alture infiocchettate di vigneti, di oliveti e coronate di borghi.

La costa, dal Capo San Vito al confine con la Provincia di Lecce, è un susseguirsi di baie rocciose che fanno cornice a deliziose spiaggette vigilate da antiche torri di difesa.
Nei pressi del confine leccese, si apre sul litorale la grande zona di bonifica dell'Arneo (territorio di Avetrana), che  con l'apertura di cariali, con la costruzione dì strade, di case rurali, di oleifici, di silos, di pozzi, di acquedotti di grande mole, rappresenta una nuova vittoria sulle paludi e sulla malaria.

I PRODOTTI DEL SUOLO DELLA PROVINCIA DI TARANTO

sono come quelli di ogni altra parte della Puglia, sono il frutto dell'assidua e amorosa fatica con cui gli agricoltori provvedono ai propri campi, facendo sì che una terra arida, franosa e riarsa dalla siccità sia miracolosamente feconda e tessuta di rigogliose coltivazioni.

Così vediamo che le alture delle Serre, si rivestono di oliveti, fiorenti attorno alle erosioni delle «gravine»; vediamo che i pietrosi ripiani e i colli delle Murge, si inghirlandano di vigneti nella zona di Martina Franca e nelle zone di Grottaglie e di Manduria; vediamo che la pianeggiante fascia litoranea, è tutta un tessuto di colture di cereali, di mandorli, di fichi, di ortaggi e, ancora, di vigneti, di oliveti e di agrumi (specialmente mandarini), che nelle campagne di Massafra e di Palagiano, tra i fiumi Tara e Lato, vengono piantati assieme agli olivi. E la zona prende l'aspetto di una seconda «Conca d'oro». Masseria Puglia
Le masserie sono una caratteristica del territorio della provincia di Taranto, discendono dalle ville rustiche romane, sono migliaia e caratterizzano  la campagna pugliese nel cuore della Murgia, nel territorio a sud di Bari fino a Brindisi  e nel Salento. Si trovano isolate come piccoli villaggi autonomi e hanno origini e funzioni differenti, come quelle dell'allevamento, dell'agricoltura.